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Radiografia digitale con tecnica ai fosfori

Meno radiazioni e tutela del paziente ma anche dell’ambiente

Il grande vantaggio della moderna radiologia digitale è che consente di sottoporre il paziente a un dosaggio di radiazioni dell’80% rispetto a quella tradizionale pur mantenendo elevata la qualità dell’immagine, grazie a una maggiore sensibilità delle lastre ai fosfori.

L’immagine acquisita digitalmente mediante la scansione delle lastrine viene trasmessa al computer e riprodotta in tempo reale in un formato che può occupare anche tutto lo schermo del computer consentendo al clinico di osservare la struttura del dente fin nel minimo dettaglio.

Questo permette ai clinici di eseguire esami completi di tutto il cavo orale per una corretta diagnosi parodontale con l’utilizzo di status e conservativa con l’utilizzo di bitewings.

SCANNER SIRONA XG 3D

La nuova tecnologia Cone Beam (CBCT o Cone Beam Computer Tomography, traducibile in italiano come Tomografia Computerizzata a Fascio Conico) invece di eseguire sezioni assiali multiple, genera emissioni di radiazioni “pulsate” nel corso di una singola rotazione intorno al paziente che dura tra i 20 e i 40 secondi. Il fascio di raggi X utilizzato è di forma conica e copre tutta l’area di interesse
I dati così ottenuti sono elaborati dal computer e quantificati in piccoli “cubi” detti voxel che hanno dimensioni anche inferiori a 0.15 mm di lato, nettamente più piccoli di quelli utilizzati dalle macchine TAC per scopi generali. I voxel che costituiscono l’informazione primaria ottenuta dallo strumento vengono poi elaborati con software che consentono di ottenere ricostruzioni tridimensionali o sezioni orientate secondo qualunque piano spaziale. Il vantaggio più importante per il paziente inoltre è che la CBCT riduce la dose di radiazioni assorbite dal paziente durante il rilievo del 90% rispetto ad una tac convenzionale.

L’apparecchiatura Cone Beam utilizza un’emissione pulsata di radiazioni per ridurre l’assorbimento da parte dei tessuti molli: in una scansione di 20 secondi, l’esposizione totale è limitata a circa 3,5 secondi, con una dose stimata di soli 0,029 mS; dose che approssimativamente equivalente a quella di 2 OPT (Ortopantomografie) tradizionali, considerevolmente ridotta rispetto alla TC spirale, superiore di circa 10 volte.
Con i dati ottenuti dalle apparecchiature Cone Beam è possibile valutare il corretto posizionamento degli impianti prima ancora di iniziare l’intervento chirurgico migliorando il risultato finale e riducendo notevolmente i rischi e le possibili complicanze.

Le apparecchiature Cone Beam sono inoltre in grado di eliminare le interferenze dovute a ponti, otturazioni in metallo e impianti precedentemente posizionati che nella maggior parte dei casi rovinano sensibilmente le immagini ottenute con le TAC tradizionali.

Ortopantomografo digitale

Per diagnostiche soprattutto in ambito ortodontico, abbiamo poi la possibilità di effettuare l’ortopantomografia, una radiografia panoramica sempre in formato digitale, e la teleradiografia, che fornisce una proiezione bidimensionale del cranio nel suo insieme, frontale e laterale: questa visione mette in luce anche l’aspetto scheletrico collegato alla funzione della masticazione, che va esaminato per determinare l’eventuale necessità di correggerlo con interventi di ortodonzia mirati.

Oltre a ridurre le emissioni, a protezione della salute di pazienti e operatori, non dimentichiamo che la radiografia digitale evita l’impiego di liquidi altamente tossici per lo sviluppo e il fissaggio delle lastre, dando un piccolo contributo alla salvaguardia dell’ambiente.

Ci permette inoltre di avere immediatamente l’esami pronto alla poltrona per essere visualizzato e analizzato insieme ai clinici, con un importante risparmio di tempo ed esposizione ai raggi da parte dei nostri pazienti.